Natura morta, 1930
Meditando sul processo creativo dell'artista, Brandi dice:
“… L’oggetto si costituisce allora alla fantasia, non come tale bottiglia polverosa, ma come ipotesi che riempie la coscienza, rende la coscienza a se stessa quasi tangibile e certo visibile: dove è già il trapasso dall’immagine mentale alla figurazione pittorica…”
Scritti d’arte contemporanei, Saggio, Cammino di Morandi, 1939/41
domenica 29 novembre 2009
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